giovedì 19 gennaio 2017

Alla Sorgente dell'Attenzione

Esiste una Saggezza Perenne,
una Sapienza Universale.
Questa non appartiene ad alcuna razza, tradizione, cultura, dottrina o religione perché è innata nel Cuore di tutti gli Esseri Umani.

Esiste una conoscenza che non appartiene a nessuno in particolare, perché è la nostra Vera Natura. Non appartiene al tempo ed allo spazio. E’ Vera oggi, come lo era 1000 o 10000 anni fa e lo sarà anche in futuro:

è eternamente Vera.

Non appartiene ad un luogo particolare, ad una tradizione, cultura o popolo:

è incondizionatamente Vera.

Finché cercheremo fuori di noi non troveremo mai Noi Stessi, poiché non è possibile trovare altrove ciò che non si è mai perso e che è presente, proprio Qui e Adesso, alla sorgente stessa della nostra attenzione.

Questa conoscenza non la troveremo fuori di noi, nel mondo esterno e nemmeno nella mente, in filosofie, religioni o dottrine. Non la troveremo in un remoto passato e nemmeno nel futuro perché è già presente qui ed ora. Si trova, però, in un luogo dove non guardiamo mai. Guardiamo dappertutto tranne che in questo luogo:

la Sorgente della nostra Attenzione.

Questo è un non-luogo, perché non si trova nel tempo e nello spazio e non ha qualità oggettive:

è semplice, pura, illimitata soggettività consapevole.


Lo Yoga dell’Essere è un approccio semplice e diretto al riconoscimento della nostra Vera Natura: l’Essere.
Per riconoscerla non occorre sottoporsi ad una dura disciplina, ma non bisognerebbe nemmeno continuare a vivere distrattamente con la pretesa di essere già risvegliati.

Lo Yoga dell’Essere è una via semplice perché elimina tutti in fronzoli, gli orpelli e gli ornamenti superflui presenti nelle culture tradizionali.

E’ una via diretta perché, evitando deviazioni inutili, indica la Realtà Ultima nella nostra immediata esperienza.

Poiché la Verità della nostra Natura è già presente qui ed ora ed è immediatamente evidente non occorre una lunga e dura disciplina per conoscerla. Per questo motivo, molti credono di essere già “arrivati” e quindi abbandonano ogni pratica con la convinzione di essere risvegliati. Se da una lato è vero che nessuna pratica spirituale ci potrà condurre alla realizzazione di noi stessi è altrettanto vero che vivere distrattamente come sempre non porterà dei risultati.

Non si può letteralmente “fare” qualcosa per realizzare la propria Vera Natura, perché tutto ciò che si fa ha un inizio ed una fine. La nostra Vera Natura, invece, è eterna.

Tuttavia, non “fare” nulla con il fine di risvegliarsi è anch’esso un “fare” intenzionale.

La nostra Vera Natura è incondizionata fin dal principio e per questo si parla di illuminazione originaria. Però, quando non la si riconosce e si vive distrattamente identificandosi con le immagini mentali è come sognare credendo che le immagini del sogno esistano realmente ed indipendentemente da se stessi.

Tra questi due estremi si trova lo Yoga dell’Essere,
che consiste nel
Risvegliarsi dall’ipnosi dell’identificazione con i 
condizionamenti mentali,
Ricercare se stessi per mezzo dell’autoindagine,
Riconoscere lo stato di consapevolezza non-duale eternamente presente,
Ricordarsi costantemente della propria Vera Natura: l’Essere.

Prima di tutto è necessario interrompere l’identificazione con la struttura corpo-mente. Tutti credono di essere il proprio corpo e la propria mente: la struttura fisica da un lato e i pensieri, credenze, opinioni, convinzioni ecc. dall’altro.

Questa identificazione è una vera e propria illusione creata da un’ipnosi collettiva che avviene nell’infanzia e che costringe ogni bambino da un lato a separarsi apparentemente dall’Essere tutt’uno con la Vita e dall’altro ad autolimitarsi identificandosi con alcuni oggetti della sua esperienza: le sensazioni fisiche chiamate “corpo” e i pensieri chiamati “mente”.

Inizia poi la ricerca di se stessi. Attraverso l’autoindagine iniziamo a chiederci: Chi sono? Se non sono le sensazioni fisiche del corpo e non sono i pensieri della mente, chi sono?

Questa domanda ha la funzione di introvertire l’attenzione. L’attenzione non è più diretta verso l’esterno, ma verso l’interno fino a collassare nella Sorgente, l’Essere. L’Essere è la pura e semplice sensazione di esistere che viene tradotta dalla mente nel pensiero: Io Sono. Questa sensazione di esistere è pura coscienza consapevole e pace imperturbabile.

Il riconoscimento della propria Vera Natura come Essere, Coscienza e Pace è il sostrato che pervade tutta l’esistenza. Riconosciamo che noi siamo il Tutto e che non ci siamo mai veramente separati e che siamo al di là dello spazio-tempo, siamo Eterni ed Infiniti. La separazione era solo un’illusione.

Una volta arrivati a questa conoscenza è necessario realizzarla, ovvero farla diventare Reale, all’interno della dimensione spazio-temporale. Questo processo può richiedere molto tempo perché i programmi della personalità ripetono continuamente gli stessi schemi di comportamento.

Per tale motivo è necessario ricordarsi costantemente di Sé. L’autoricordo risveglia letteralmente la macchina psicofisica permeandola di consapevolezza e, col tempo, permette di arrivare a manifestarci per ciò che siamo veramente: L’Essere.

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