sabato 2 settembre 2017

La Meditazione come Via (prima parte)

Se vi chiedo: siete presenti qui ed ora? Tutti voi risponderete "si" ... 
Siamo d’accordo?

Cosa abbiamo fatto per essere presenti qui ed ora? Abbiamo fatto qualcosa? No, non abbiamo fatto nulla.

Quando vi ho posto la domanda voi vi siete fermati un attimo, vi siete osservati e poi avete risposto "si".

In realtà abbiamo fatto qualcosa: abbiamo smesso di fare altro, siamo entrati nel non fare e ci siamo accorti di essere. Quello che si è creato è un momento di silenzio nel quale ci siamo osservati, sentiti, ascoltati e poi abbiamo risposto.

Anche prima di ascoltare la domanda e di rispondere "si", noi eravamo, ma non sapevamo di esserci. Eccoci arrivati ad una prima importante comprensione: è possibile essere senza sapere di esserci e questa è la nostra condizione abituale. Viviamo senza sapere di essere: non siamo consapevoli di noi stessi, non sappiamo nemmeno chi o cosa siamo, ma crediamo di saperlo!

Allora possiamo chiederci: cos’è che facciamo di solito che ci impedisce di sapere di esserci?

Se ci osserviamo qualche istante noteremo che la nostra attenzione è normalmente catturata dagli stati mentali che ci spostano in un tempo psicologico virtuale ed in uno spazio psicologico virtuale. Di solito viviamo in uno stato di distrazione.

Rimuginiamo sovente sul passato, pensando a esperienze o ricordi, attaccamenti o rimpianti e ci spostiamo virtualmente nel passato. Allo stesso modo quando pensiamo al futuro con aspettative o desideri, paure o inquietudini ci spostiamo in un futuro virtuale.

Quando ci spostiamo nel tempo psicologico non siamo più nel presente e non sappiamo di esserci.

Esiste anche lo spazio psicologico. Quando per esempio fantastichiamo di essere altrove e ci perdiamo in sogni ad occhi aperti o quando affrontiamo la realtà attraverso i meccanismi automatici di comportamento appresi, stiamo reagendo alla situazione meccanicamente e non siamo veramente qui.

Questa è un’altra comprensione importante: Quando non sappiamo di esserci, non siamo nel qui ed ora, ma ci siamo spostati in un tempo o in uno spazio psicologici virtuali.

Essere in un tempo o in uno spazio psicologico virtuale significa essere in una realtà mentale che non esiste realmente ma solo virtualmente.

Inoltre, quando siamo in questa realtà mentale significa che non siamo nel silenzio interiore, perché stiamo intrattenendo un dialogo con noi stessi.

Eppure quando vi ho chiesto all’inizio: siete presenti qui ed ora? Tutti noi abbiamo concordato nel rispondere "si". Anche se un secondo prima eravamo persi nei nostri pensieri o in fantasticherie è bastato porsi questa domanda per venire immediatamente qui ed ora!

La meditazione è proprio essere nel qui ed ora, vivere il qui ed ora. Ma, come abbiamo scoperto, per essere nel presente dobbiamo essere uno stato di silenzio interiore.

Arriviamo quindi ad un’altra scoperta importante: per essere nel qui ed ora, per vivere veramente il presente, per esserci dobbiamo essere in uno stato di silenzio interiore. Se non siamo in silenzio interiormente non siamo veramente qui ed ora e non "siamo" veramente! Siamo totalmente identificati con i pensieri, siamo meccanici e addormentati.

Senza silenzio interiore non solo non può esserci meditazione, ma non può esserci nemmeno consapevolezza e senza consapevolezza c'è solo uno stato di oblio incosciente, una vita meccanica ed un destino ineluttabile.

Quando non siamo consapevoli noi non ci siamo veramente! C'è solo un personaggio, un burattino manovrato dai fili dei condizionamenti genetici ed ambientali, fisici e mentali. In questo caso possiamo dire che la consapevolezza è stata spodestata dalla personalità di facciata e resa succube ed impotente.

La meditazione è una Via di Risveglio e Liberazione ed il primo passo nel cammino della meditazione è raggiungere il silenzio interiore, ovvero sospendere quel dialogo interiore che intratteniamo continuamente con noi stessi.


La meditazione vi aiuterà a trovare i vostri legami, ad allentarli,  scioglierli e gettare i vostri ormeggi.
Quando non siete più attaccati a nulla, avete fatto la vostra parte.
Il resto sarà fatto per voi.
Nisargadatta Maharaj


Fine Prima parte

Nessun commento:

Posta un commento