L’INTRODUZIONE ALLA CONSAPEVOLEZZA*
*(La traduzione del testo è tratta dal volume Consapevolezza, Rigpa,
ad opera di Giuseppe Baroetto, ed. Psiche, Torino, 1997.)
ad opera di Giuseppe Baroetto, ed. Psiche, Torino, 1997.)
La liberazione naturale tramite la nuda visione.
(Quarta Parte)
(Quarta Parte)
La vera natura della coscienza
è certamente vuota e priva di un fondamento: essa è vuota e indeterminabile
come lo spazio. Si contempli la propria coscienza per capire se è veramente
così.
Questo non è il vuoto della
visione nichilista o agnostica, infatti il sentire spontaneo risplende
certamente sin dal principio: è come il cuore del sole che sorge da sé e
risplende di luce propria. Si contempli la propria coscienza per capire se è
veramente così.
Certamente la consapevolezza è
sin dal principio incessante: è come la corrente principale di un fiume che
scorre continuamente. Si contempli la propria coscienza per capire se è
veramente così.
Le fluttuazioni mentali non
possono certamente essere afferrate: sono un movimento privo di concretezza
come la brezza nello spazio. Si contempli la propria coscienza per capire se è
veramente così.
Tutti i fenomeni, quali che
siano, sono certamente una propria manifestazione: ciò che appare è come il
riflesso di sé in uno specchio. Si contempli la propria coscienza per capire se
è veramente così.
Certamente tutte le immagini
[mentali] si dissolvono spontaneamente: sorgono da sé e si dissolvono da sé,
come le nuvole nello spazio. Si contempli la propria coscienza per capire se è
veramente così.
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