Possiamo andare ovunque alla ricerca di qualcosa che ci
appaghi pienamente, alla ricerca di noi stessi, del significato della nostra
vita, del risveglio o del mitico tesoro nascosto. Il viaggio può essere
avvincente e avventuroso, oppure monotono e noioso, felice oppure triste.
Quando avremo seguito tutte le indicazioni e superato tutti gli ostacoli, scopriremo che
ciò che cercavamo si trovava già al punto di partenza del nostro viaggio. Infatti,
possiamo trascorrere tutta la vita nel labirinto mentale del mondo, ma l’uscita
corrisponde esattamente al punto di entrata!
La caccia al tesoro si può concludere naturalmente dopo un
lungo viaggio, oppure realizzando che ciò che stiamo cercando è già Qui e
Adesso.
Al centro del labirinto, infatti, troviamo l'ultima indicazione: uno spazio vuoto. Lo stesso vuoto in cui eravamo prima di entrare nel labirinto.
In questo vuoto scopriamo l'unica cosa che è sempre esistita: la coscienza, ciò che siamo veramente.
Al centro del labirinto, infatti, troviamo l'ultima indicazione: uno spazio vuoto. Lo stesso vuoto in cui eravamo prima di entrare nel labirinto.
In questo vuoto scopriamo l'unica cosa che è sempre esistita: la coscienza, ciò che siamo veramente.
A questo punto termina una fase della nostra vita, cessa la
condizione del “cercatore” e si
diventa “trovatori”; si smette di
vivere con un obiettivo – ovvero rivolti verso un oggetto – e si inizia a
godere e a celebrare la vita come unico soggetto presente.
Non abbiamo più la percezione di essere un “io” separato
dalla vita, ma l’“io” e la vita sono un unico movimento, come l’onda e il mare.
Come il mare resta immobile nel suo incessante movimento, allo stesso modo realizziamo che malgrado il viaggio, non ci siamo mai mossi.
Scopriamo che non è mai veramente esistito un “io cercatore” separato dal tutto, ma che tale illusione è stata necessaria per accedere consapevolmente alla coscienza non duale.
Scopriamo che non è mai veramente esistito un “io cercatore” separato dal tutto, ma che tale illusione è stata necessaria per accedere consapevolmente alla coscienza non duale.
Se, in questo momento, non riusciamo a vedere il tesoro è
perché è proprio colui che vede; se non riusciamo a sentirlo è perché è colui
che sente. Non riusciamo nemmeno a pensarlo perché è prima del pensiero,
è pura soggettività consapevole.
Siamo proprio noi… Vita-Coscienza-Amore Impersonale.
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