L’INTRODUZIONE ALLA CONSAPEVOLEZZA*
*(La traduzione del testo è tratta dal volume Consapevolezza, Rigpa,
ad opera di Giuseppe Baroetto, ed. Psiche, Torino, 1997.)
ad opera di Giuseppe Baroetto, ed. Psiche, Torino, 1997.)
La liberazione naturale tramite la nuda visione.
(Seconda Parte)
Ecco l’introduzione alla
[consapevolezza], la sua indicazione diretta.(Seconda Parte)
Dopo che il pensiero passato si
è dileguato senza lasciar tracce e il pensiero futuro non è ancora sorto, [la
mente] è fresca e come nuova; in questo momento, mentre si osserva nudamente sé
stessi, rimanendo naturali nel presente senza creare nulla, il sentire
ordinario, qui e ora, è una chiarezza in cui non c’è nulla da vedere; è una
limpidezza in cui la consapevolezza è evidente e nuda; è uno stato puro e vuoto
in cui non c’è nulla di determinabile; è una lucidità in cui la luminosità e il
vuoto non sono duali.
Non è una cosa, infatti è del
tutto indeterminabile; non è neppure nulla, perché è uno stato di limpida
chiarezza. Non è singola, in quanto è chiara consapevolezza nella molteplicità;
non è neppure determinabile come molteplice, perché è l’unico sapore
dell’inseparabilità. Non è estrinseca, è proprio la consapevolezza di sé.
In
questa indicazione viene presentata una tecnica meditativa tipica dello yoga indo-tibetano:
osservare lo spazio tra un pensiero e l’altro.
La
natura della coscienza può essere riconosciuta nello spazio tra un pensiero e
l’altro. La coscienza, infatti, è presente sia quando c’è un pensiero,
altrimenti non potremmo conoscerlo, sia nello spazio vuoto dove non ci sono
oggetti di percezione. Questo è uno stato luminoso perché è presente la luce
della coscienza, ma vuoto di oggetti di coscienza.
Ciò che viene rivelato quando i pensieri sono assenti
è presente anche quando ci sono i pensieri.
Mooji
In
questo stato è possibile diventare coscienti della nuda consapevolezza, si può semplicemente
essere consapevoli di essere consapevoli.
Osservare
lo spazio tra un pensiero e l’altro serve a riconoscere che noi siamo una
consapevolezza continua in cui si manifestano tutti gli stati di coscienza.
L’acqua
quieta del fondo marino e quella delle onde di superficie è la stessa, come la
sostanza della pura coscienza e quella dei pensieri è la medesima coscienza.
Tutto è fatto della stessa energia-coscienza.
Tutti
gli stati di coscienza, da quelli più oscuri e negativi a quelli luminosi e
positivi, compreso lo stato del vuoto, sono costituiti dalla stessa sostanza:
la coscienza.
La
coscienza essendo pura soggettività non è qualcosa di oggettivabile poiché è
indeterminabile, eppure è uno stato di limpida chiarezza. E’ ciò che permette
l’apparire di tutti gli oggetti e la sostanza di cui sono composti.
Per
realizzare questa comprensione è sufficiente rilassarsi ed osservare i
pensieri, le sensazioni e le percezioni apparire e scomparire naturalmente
senza distrarsi. In questo modo avviene una purificazione naturale della mente
e sorgono spontaneamente le qualità e le virtù spirituali.
Inizi lasciando i pensieri fluire guardandoli.
La reale osservazione rallenta la mente fino a fermarla completamente.
Quando la mente è quieta, lasciala quieta.
Non annoiarti della pace, resta in questo stato e vai più in profondità.
Nisargadatta Maharaj
Applicando la nuda consapevolezza a tutti i fenomeni psicofisici senza distrarsi, avviene
un cambiamento senza alcuno sforzo volontario o autocoercizione. La distrazione, in questo caso, significa essere
catturati dal pensiero ed iniziare a pensare inconsapevolmente come ipnotizzati
dal contenuto della mente.
E' sufficiente sedersi quietamente senza fare nulla e osservare il fluire dei pensieri e delle sensazioni come nuvole nel cielo, senza alcun attaccamento o avversione. Quando ci si accorge di esserci distratti, basta ritornare all'osservazione e continuare pazientemente in questo processo.
E' sufficiente sedersi quietamente senza fare nulla e osservare il fluire dei pensieri e delle sensazioni come nuvole nel cielo, senza alcun attaccamento o avversione. Quando ci si accorge di esserci distratti, basta ritornare all'osservazione e continuare pazientemente in questo processo.
L'osservazione neutrale ed equanime, priva di giudizi e valutazioni, equilibra ed armonizza naturalmente la struttura corpo-mente. L’energia-coscienza, infatti, è fondamentalmente buona e se lasciata fluire liberamente tende spontaneamente all'armonia.
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