giovedì 2 marzo 2017

Il Sogno della Realtà (Seconda Parte)

Una delle metafore migliori per descrivere e comprendere la realtà è quella del sogno.

“Quando siamo all’interno di un sogno crediamo di essere il personaggio principale e che tutto il resto sia esterno a noi. Viviamo una storia, abbiamo degli obiettivi e cerchiamo in tutti i modi di dare un senso alla nostra vita all’interno del sogno.
Questo accade perché la nostra coscienza si identifica con il protagonista del sogno, ma in realtà noi siamo l’intero sogno, il sognatore, siamo tutti i personaggi del sogno, il mondo sognato, la storia, siamo ciò di cui è fatto il sogno e siamo anche prima del sogno la coscienza!”

Tratto da "Il Sogno della Realtà"
(di cui consiglio la lettura)

Prima di essere il protagonista dei nostri sogni noi siamo il sognatore. Il sognatore si identifica con il protagonista del sogno, ma in realtà è anche l’intero sogno.

Prima di essere il sognatore noi siamo la coscienza che è consapevole del sogno e del sognatore, siamo la luce che illumina e conosce il sogno e il sognatore.

Fuor di metafora, il sogno rappresenta il mondo che percepiamo nello stato di veglia; il protagonista del sogno è il nostro ego, l’immagine - creata dal pensiero - della nostra individualità che interagisce con il mondo; il sognatore che da vita al protagonista del sogno ed al mondo sognato simboleggia l’anima o la mente, che si identifica con l’ego e che porta con sé la personalità, ovvero la struttura psico-fisica costituita da sensazioni fisiche e pensieri, dal karma e dalle memorie delle vite precedenti; infine, la coscienza è ciò che conosce, ciò di cui è fatto e ciò in cui si manifesta sia il sogno nello stato di sonno, sia il mondo nello stato di veglia.

All’interno del sogno noi abbiamo un obiettivo e viviamo una storia che ha un senso. Che ne è del protagonista del sogno, dei suoi obiettivi e della sua storia quando il sognatore si sveglia? Che senso ha il sogno?

Il sogno può essere soltanto un prodotto della rielaborazione dei ricordi consci ed inconsci degli eventi vissuti. In questo caso il sogno possiede la valenza psicologica di armonizzare e riequilibrare la psiche del sognatore.

All’interno del sogno, però, possiamo anche avere delle aperture intuitive a contenuti superconsci, ovvero, a conoscenze che superano lo stato ordinario di coscienza. In questo caso il sognatore può accedere a conoscenze che non gli appartengono, può trovare risposte a domande a cui non sapeva rispondere oppure può raggiungere delle comprensioni profonde su se stesso o su situazioni esterne ecc.

Per il sognatore, quindi, il sogno può avere una normale funzione di rielaborazione delle psiche oppure può essere un modo per aprirsi ad una dimensione superiore per attingere conoscenze, intuizioni e comprensioni nuove.

Abbiamo detto che il sognatore nella metafora del sogno rappresenta l’anima-mente nello stato di veglia. Per l’anima-mente, la vita di una persona può essere soltanto un sogno normale, ovvero una vita trascorsa meccanicamente sulla base dei condizionamenti karmici e di quelli ricevuti in questa stessa vita, oppure può essere un modo per evolvere, per acquisire nuove comprensioni ed accedere a stati di coscienza superiore.

L’anima-mente, come il sognatore, è condizionata dalle esperienze della vita, dalle memorie e dalle emozioni e segue un processo evolutivo o involutivo: quello che viene chiamato il ciclo del samsara o dell’eterno ritorno.

Il protagonista del sogno nel mondo reale è l’ego. L’ego è solo un aggregato di sensazioni e pensieri. Il pensiero, però, non è cosciente e non può cogliere la coscienza perché è priva di oggettività, è trasparente, è pura soggettività. Il pensiero allora immagina e con questa azione crea una struttura fittizia come centro della propria identità: l’ego. Questa entità immaginaria diventa la protagonista dei nostri sogni come della nostra vita!



Vi svegliate tutti i giorni dallo stato di sogno;
Ma per essere liberi, dovete svegliarvi anche
dallo stato di veglia.
Mooji

La coscienza, in verità, non dorme mai. Nello stato di sogno è cosciente della realtà onirica, mentre nello stato di veglia è cosciente della realtà concreta. In ogni caso è sempre cosciente, ma in un caso è identificata con il protagonista del sogno, nell'altro con l'ego.


Chi siamo dunque? L’ego, l’anima-mente, o la coscienza?

“…noi siamo l’intero sogno, il sognatore, siamo tutti i personaggi del sogno, il mondo sognato, la storia, siamo ciò di cui è fatto il sogno e siamo anche prima del sogno la coscienza!”

Noi siamo l’intera vita, l’anima-mente, tutti gli ego, il mondo reale, la storia e siamo anche ciò di cui è fatta la realtà e siamo prima della realtà stessa la coscienza! Siamo tutta la realtà manifestata e contemporaneamente l'immanifesto.

Prima di arrivare a riconoscere di essere il Tutto dobbiamo, però, disidentificarci dal nostro personaggio illusorio: l'ego. Dobbiamo risvegliarci dall'ipnosi dell'identificazione e riconoscere chi siamo veramente: 
Sat-Cit-Ananda, Essere-Coscienza-Beatitudine.

Questo è il Risveglio.






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