giovedì 24 novembre 2016

Tutto è Uno

1. Il Tutto è: Vita-Coscienza-Intelligenza-Amore, chiamato spesso il Grande “IO”, il Sé, l’Essere, Dio.

2. Il Sé è senza forma e per questo motivo può prendere tutte le forme; infatti, l’intelligenza-Amore della Vita ha creato tutte le forme di vita, compreso l’essere umano.

3. Noi siamo un’azione della Vita, tanto quanto un insetto, un albero, i pianeti e le stelle.

4. Tutta la manifestazione è Coscienza: i regni minerale, vegetale e animale sono Coscienza, perché tutto è Esistenza-Coscienza: Sat Cit.

5. Nel regno minerale la Vita-Coscienza si manifesta attraverso il corpo fisico ed energetico (eterico), nel regno vegetale si è aggiunto il corpo astrale (emotivo) e nel regno animale il corpo mentale.

6. I corpi fisico, eterico, astrale e mentale non solo si manifestano nella Coscienza, ma sono fatti di Coscienza, proprio come tutta la materia è fatta degli stessi atomi.

7. Nel processo evolutivo l’essere umano ha sviluppato la mente astratta e riflessiva e così non solo vive con la coscienza mentale come gli animali, ma sa di vivere perché è autocosciente. 

8. L’autocoscienza è il prodotto della capacità della mente riflessiva di conoscere se stessa.

9. La mente riflessiva ripiegandosi su di sé nel tentativo di conoscersi, si separa in soggetto ed oggetto e riflette se stessa come uno specchio creando l’illusione del dualismo e della molteplicità.  L'autocosienza è solo un surrogato della Vera Coscienza, benché sia fatta  sempre di Coscienza.


10. La mente astratta ha dato origine al linguaggio, il quale attraverso concetti e categorie ha creato una mappa concettuale della realtà.

11. Il dualismo è creato dal potere di illusione di Maya che significa appunto misurare, ordinare, creare.

12. L’essenza del dualismo si esplicita nella divisione, nella separazione e in quella che viene chiamata la conoscenza del bene e del male.

13. La separazione illusoria dell’essere umano dall’Unità viene interpretata come la caduta dallo stato edenico, ma segna anche l’inizio del viaggio evolutivo della Coscienza.

14. In questo processo la Coscienza - il grande IO - rimane intrappolata in questo circolo chiuso della mente e si identifica con la forma, l’immagine della struttura psicofisica.

15. Nasce così l’illusione del piccolo “io” separato: “io” in quanto separato dall’”altro”.

16. L’uso del linguaggio e delle mappe concettuali, insieme al pronome “io” consolidano l'illusione della separazione, scollegano l'"io" dalla realtà unificata e lo incapsulano in un mondo virtuale dualistico. 

17. Il piccolo “io” irretito dall'illusione di Maya crede di essere separato dalla Vita stessa, crede di essere qualcosa che ha la Vita e non più qualcosa che è Vita.

18. Credere di avere la Vita significa quindi poterla perdere, mentre essere Vita significa eternità.

19. In questa condizione precaria l'"io" diventa autoreferenziale: da un lato costantemente preoccupato e ansioso per un futuro incerto e potenzialmente pericoloso e dall'altro attaccato ad un passato che lo rassicura, lo conforta e gli conferma la propria identità. 

20. L’"io" separato, che non è altro che il riflesso della Coscienza identificata nella forma, inizia a credere di essere l’autore delle proprie azioni.

21. La credenza di essere colui che agisce crea il karma, ovvero la catena delle conseguenze che vincola il piccolo “io” a scontare gli effetti positivi o negativi delle proprie azioni.

22. Questo processo mantiene l’”io” bloccato all’interno del cerchio delle rinascite: il samsara.

23. Le azioni dell’”io” sono quasi sempre il frutto di condizionamenti ereditari o socioculturali ed il suo comportamento è  meccanico e ripetitivo.


24. Il piccolo “io” essendo separato e scollegato dalla Sorgente non può cogliere la Bellezza e l'Amore e non può veramente agire secondo Coscienza. Infatti, la società umana ha dovuto prescrivere norme di condotta, regole di comportamento, principi etici e morali per sopperire alla mancanza di Vero Amore.

25. La vita del piccolo “io” separato che gira nella ruota del samsara è contrassegnata dalla mancanza, dalla sofferenza e dall’insoddisfazione poiché ha perso la connessione con la sua Vera Natura.

26. Tuttavia, attraverso il pungolo dell’insoddisfazione e della sofferenza, l'"io" sarà indotto a ricercarne le cause, eliminarle e, quindi, ad evolvere ulteriormente.


27. Tutto questo processo evolutivo che ha portato l’uomo a sentirsi un piccolo “io” separato è un’azione della Vita intelligente.

28. La conoscenza astratta e riflessiva della mente, l’autocoscienza e l'identificazione con la forma sono solo un passaggio nell’evoluzione della Vita-Coscienza-Intelligenza all'interno della manifestazione.

29. Il passaggio attuale dell’evoluzione umana consiste nel comprendere e realizzare che esiste solo il Sé e che tu sei il Sé. Esiste solo la Coscienza ed il mondo si trova dentro la Coscienza ed è fatto di Coscienza.

30. Questa realizzazione porterà ad un nuovo livello di realtà, un nuovo piano di manifestazione della Vita. 


Quando gli umani realizzeranno - non basta capire, si deve realizzare - che la Materia e lo spirito non esistono come entità separate e neppure come parti integranti dell'Uno, ma sono l'Uno stesso, quando si saranno integrati nella grande Unità, l'ineffabile beatitudine regnerà sul mondo.
Sri Auribindo

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